La "Ca' de sass" in un articolo del 1945
7 aprile 2015
Dal canto novo di Sacconago, settembre 1945
Per un uomo campar cent'anni è cosa rara, ma pur possibile se il cuore è robusto, i polmoni ampi, l'intestino ottimamente funzionante, soprattutto la coscienza pulita e il cervello ben equilibrato, si che nella buona e nella mala fortuna sappia scegliere la via migliore.
Ciò che vale per gli uomini vale per gli istituti. Un istituto che vanti un secolo e più di vita deve avere avuto sempre una organizzazione ben funzionante, una direzione intelligente ed onesta, una clientela fedele e sempre rinnovantesi.
La "Cà de' Sass" ha esattamente 122 anni di vita ed attraverso l'alternarsi delle vicende or orgogliose or tristi, fauste ed infauste, è cresciuta come una quercia vigorosa, affondando le radici sempre più solidamente nel terreno fecondo della laboriosa gente lombarda, o ornando il ceppo robusto e di sempre nuovi gagliardi rami.
Il segreto di ciò è molto semplice e non c'è da tenerlo nascosto. La Cassa di Risparmio delle Province Lombarde appartiene a tutti i suoi depositanti e poichè non ha utili da distribuire, non cerca guadagni in operazioni rischiose, ma procede saggiamente e cautamente, preoccupata soltanto di dare tutte le garanzie alla gente sobria e illuminata che le affida i suoi risparmi. Una tale saggia amministrazione dà i suoi frutti, che ammontano annualmente a vari e vari milioni. E questi milioni ritornano al popolo risparmiatore sia sotto forma di interessi sia in opere di assistenza o di pubblica utilità. Una volta all'anno, infatti, sui giornali di tutta la regione appare un articolo dl titolo sempre diverso, ma di un unico contenuto: La Cassa di Risparmio delle Province lombarde ha distribuito quest'anno dieci, quindici, venti milioni in beneficienza.
E questa vita feconda e saggia continuerà ancora per anni, decenni, secoli, offrendo ogni anno milioni alla beneficienza e sempre al piccolo risparmiatore l'asilo sicuro per il denaro faticosamente raccolto ed il sicuro interesse.
Questo articolo, avente ormai settantanni, concerne la nota Cassa di risparmio delle Province Lombarde.
'Ca' de sass' era il nome della originaria sede della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. L’edificio fu costruito tra il 1868 ed il 1872 dall’architetto Giuseppe Balzaretti - autore tra l’altro di opere come il Palazzo Poldi Pezzoli, i Giardini Pubblici di via Palestro, l’hotel Cavour e numerose ville e giardini in Lombardia e in Veneto.
Dal canto novo di Sacconago, settembre 1945
Per un uomo campar cent'anni è cosa rara, ma pur possibile se il cuore è robusto, i polmoni ampi, l'intestino ottimamente funzionante, soprattutto la coscienza pulita e il cervello ben equilibrato, si che nella buona e nella mala fortuna sappia scegliere la via migliore.
Ciò che vale per gli uomini vale per gli istituti. Un istituto che vanti un secolo e più di vita deve avere avuto sempre una organizzazione ben funzionante, una direzione intelligente ed onesta, una clientela fedele e sempre rinnovantesi.
La "Cà de' Sass" ha esattamente 122 anni di vita ed attraverso l'alternarsi delle vicende or orgogliose or tristi, fauste ed infauste, è cresciuta come una quercia vigorosa, affondando le radici sempre più solidamente nel terreno fecondo della laboriosa gente lombarda, o ornando il ceppo robusto e di sempre nuovi gagliardi rami.
Il segreto di ciò è molto semplice e non c'è da tenerlo nascosto. La Cassa di Risparmio delle Province Lombarde appartiene a tutti i suoi depositanti e poichè non ha utili da distribuire, non cerca guadagni in operazioni rischiose, ma procede saggiamente e cautamente, preoccupata soltanto di dare tutte le garanzie alla gente sobria e illuminata che le affida i suoi risparmi. Una tale saggia amministrazione dà i suoi frutti, che ammontano annualmente a vari e vari milioni. E questi milioni ritornano al popolo risparmiatore sia sotto forma di interessi sia in opere di assistenza o di pubblica utilità. Una volta all'anno, infatti, sui giornali di tutta la regione appare un articolo dl titolo sempre diverso, ma di un unico contenuto: La Cassa di Risparmio delle Province lombarde ha distribuito quest'anno dieci, quindici, venti milioni in beneficienza.
E questa vita feconda e saggia continuerà ancora per anni, decenni, secoli, offrendo ogni anno milioni alla beneficienza e sempre al piccolo risparmiatore l'asilo sicuro per il denaro faticosamente raccolto ed il sicuro interesse.
Questo articolo, avente ormai settantanni, concerne la nota Cassa di risparmio delle Province Lombarde.
'Ca' de sass' era il nome della originaria sede della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. L’edificio fu costruito tra il 1868 ed il 1872 dall’architetto Giuseppe Balzaretti - autore tra l’altro di opere come il Palazzo Poldi Pezzoli, i Giardini Pubblici di via Palestro, l’hotel Cavour e numerose ville e giardini in Lombardia e in Veneto.
credits: milanofree.it
La Cariplo, di cui parla l'articolo sopra riportato, dopo aver fatto ottimamente il proprio lavoro, negli anni '80 del XX secolo si è... montata la testa. Gli imprenditori che chiedevano prestiti venivano trattati ormai come dei sudditi, i debiti venivano riscossi con efficienza e solerzia degne dell'esattoria fiscale (non a caso per anni fu anche concessionaria per l'esazione dei tributi). Da professionista ho avuto modo di assistere al degenerare della Cariplo, che ha cessato di pensare a clienti e ha iniziato a dedicarsi alla finanza. Vorace come uno squalo, ha fagocitato molte altre banche, divenendo un colosso senza anima, nel quale contano solo i numeri, i bilanci, non i clienti. Gli utili servivano per ingoiare altri bocconi, e pian piano, la Comit, il banco Ambrosiano-Veneto, la Banca San Paolo divenivano prede magnifiche. Oggi si chiama Intesa San Paolo. Taglia filiali, eroga mutui col contagocce (ai piccoli, mentre ai soliti noti....), si diletta in alta finanza internazionale.
Errata fu quindi la profezia dell'autore dell'articolo di settanta anni fa: quella vita feconda, quel "asilo sicuro" non ci sono più...
Enrico Candiani