Sacconago: Ricordi di Ginetto Grilli sulla Chiesa Vecchia dopo i restauri

Ricordi a proposito della Chiesa Vecchia di Sacconago


Alla fine eccola ! splendente di grazia settecentesca, luminosa di tenui rosati e di sfumati cinerini, ricca di marmi agli altari e alle balaustre appare a noi nel 2009, in gran parte, come la vide il grande cardinale Pozzo Bonelli entrando nel 1753, trent’anni dopo la costruzione.
Mise le fondamenta nel 1708 il parroco Giovanni Stefano Custodi, un bustocco, e la portò a termine il parroco Giuseppe Antonio Moiana, a Sacconago per 36 anni.
Si trattò di un miracolo per la popolazione di un borgo che stava tutto fra l attuali vie Settembrini e Lamarmora, a Ovest, San Luigi a Est, Via Bellotti a nord e via Verdi a Sud, come emerge dalla pianta del 1750 circa del catasto post-teresiano.
Il parroco Moiana morì nel 1745 e fu calato, seduto su una poltrona e vestito dei suoi paramenti nella tomba che sta al centro della navata ai piedi della balaustra.
Alcuni dei parroci che gli successero rimasero a Sacconago per lunghi anni:
  • il Moiana per 36
  • Il Rampinini per 35
  • il Giani per 35
  • il Marelli per 34
  • il Vigorelli per 33
    Li aveva già battuti tutti, però, Vespasiano Arrigoni nel ‘500, parroco per ben 46 anni ! I fedeli sentivano l’organo che stava in alto a sinistra dietro il pulpito, in un vano che esiste ancora e che, a dire dello storico Giani, era alto 5 metri e largo 3,40.
    Era uno strumento antico di grande valore e suonò fino al 1915.
  • Nel 1922 ne fu costruito uno più grande e l’antico lo vendettero alla parrocchia di Grantola, il cui parroco scrisse: “Era trascurato, si potè avere per 1.500 lire”. Oggi è perfettamente funzionante in Grantola ! (1)
    Durante le guerre, le madri e le mogli dei soldati mettevano le foto dei loro cari sull’urna di San Cirillo. L’usanza è confermata anche dalla testimonianza di Gino Candiani, sulle pagine di questo sito.(2)
    Una famiglia di ricchi industriali del paese godeva di un antico privilegio: assistere alla messa su una panca posta all’entrata della sacristia dall’altare.
    Quando arrivò il parroco Marelli non ne volle sapere, e ne nacque una disputa conclusasi con un compromesso: una panca in prima fila, ma in chiesa !
    Erano tempi in cui tutti in chiesa cantavano, ma proprio tutti: che fosse Latino (si fa per dire) o Italiano (si fa ugualmente per dire), la navata mandava rombi di suono. Cantavano al “vediamo chi grida di più”.
    Ogbuno di noi ha cuore e predilezione per certi luoghi doive ritorna spinto dai ricordi o anche perché richiamato dalle bellezze delel nostre contrade o dentro antichi palazzi o chiese.
    La nostra chiesa Vecchia cha ha tutti questi richiami, ci rimanda al più prezioso, quello della Fede ereditata da nostri antichi Sinaghini.

    (1) Vedi articolo sull'organo
    (2) Vedi articolo di Gino Candiani
    Sintesi parzialmente rielaborata di articolo pubblicato da Ginetto Grilli su Canto novo, Sacconago, Aprile 2009.
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