Le associazioni del buonumore a Busto Arsizio - 3 Il "club del buonumore" e la “In bocca al lupo”

Nell'ultimo nostro articolo sulle locali “società d'allegria”, abbiamo fatto invito alle società involontariamente dimenticate a farsi note, per completare la nostra rassegna. Si è fatto avanti per primo il Club del Buonumore, il quale, benché abbia poco più di un anno di vita ha già svolto una notevole attività, veramente degna di lode. L'insegna di per se stessa, indica le intenzioni antimusellone, senza contare che il buonumore è una cura preventiva contro ogni sorta di acidità fisica ed intellettuale.
Il Club del Buonumore costituisce un complesso di buoni amici che amano vivere in società. Nel suo seno questo complesso ha un gruppo musicale e artistico, il quale ha già organizzato spettacoli molto apprezzati presso i sanatori di Busto Arsizio, di Varese, di Cuasso al Monte e di Milano Vialba.
Il Club ha già distribuito migliaia di lire in beneficenza a istituti cittadini e di altre località. La società ha un suo gagliardetto color viola con iscrizione in oro. I soci bevono ciascuno nella propria tazza, della quale ognuno è tenuto alla massima cura. Lo statuto contempla una disposizione molto geniale ed opportunissima. Viene multato quel socio che solleva discussioni viziose ed inutili, comunque capaci di far perdere il buonumore, che deve sempre regnare sovrano.
Al Club del Buonumore molti auguri.
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La “In bocca al lupo” è una società di difficile definizione e di difficilissimo riferimento.
È una società sul generis, senza una sede fissa, che opera beneficamente ed ogni tanto i soci si incontrano a lieto simposio, per guardarsi in faccia e per assicurarsi de visu che tutti gli aderenti sono ancora al mondo.
L'insegna sociale è data da una medaglia, che ciascun socio possiede. Reca sul reclo la testa di un magnifico esemplare di lupo; un lupo sorridente, un lupo fondamentalmente buono, un lupo francescano, cui piace stare in lieta compagnia. Sul verso della medaglia ci sono due posate incrociate ed intorno le parole dell'unico articolo dello statuto che suona così: “Essere galantuomini. Gli altri articoli sono superflui”.
La medaglia colla testa del lupo, appesa alla catena dell'orologio, serve da pendolo radioestesico e segnala infallantemente la presenza del menagramo, in modo che ciascuno sa come regolarsi.
È certamente un peccato di orgoglio quello di autoproclamarsi galantuomo. Verissimo.
Un socio fondatore di questa società, composta del resto di un limitatissimo numero di soci, mi ha garantito sulla sua parola d'onore, che uno, prima di venire in possesso della testa del lupo, deve passare e ripassare al vaglio di tutti i componenti, e se uno dovesse successivamente sgarrare capirebbe da se stesso che quella dei galantuomini non è più la sua compagnia.
Nel caso degli “In bocca al lupo”, non è la società che opera per la beneficenza; ma sono i soci che, operando per la beneficenza, acquistano annualmente la tessera morale per continuare a far parte del sodalizio.
In bocca al lupo

Carlo Azimonti - La Prealpina Domenica 11 luglio 1948