BUSTOCCO: Lingua o dialetto ?


I presupposti per essere 'Lingua'

Cosa differenza una lingua da un dialetto ? La diffusione ? la mentalità comune ? i pregiudizi razziali ?
No. La differenza sta nel fatto che una lingua può definirsi tale se:
a) Ha una grammatica codificata e scientificamente studiata
b) Ha una grafia uniforme per la rappresentazione scritta
c) Ha una letteratura significativa
d) Ha un prestigio sociale

Ora, applichiamo i tre principi al Bustocco. Sono rispettati ?

LA GRAMMATICA.
Ogni forma di comunicazione orale, dalla più diffusa alla più recondita, segue delle sue regole e strutture, che le persone creano per convenzione e trasmettono di generazione in generazione, senza rendersene conto.
Valeva per le antichissime lingue dei nostri più remoti antenati come per le blasonate lingue classiche, e anche per le lingue moderne.
Poi, la cultura ha portato a STUDIARE queste strutture e a catalogarle in modo scientifico, sicchè oggi la linguistica può ben dirsi una scienza sofisticata ed evoluta almeno quanto la matematica o l’ingegneria.
I Dialetti non vengono studiati: si parlano in una comunità e nessuno si cura di sapere se sono lingue flessive, agglutinanti, se si basano su verbi flessivi o meno, i tempi e i modi della coniugazione, l’eventuale declinazione dei vocaboli, la sintassi.
Le lingue, invece, sono state studiate e la grammatica e la sintassi sono state codificate.

GRAFIA UNIFORME
Ciò che più di ogni altra cosa distingue una lingua da un dialetto è il fatto che le lingue – a partire dal VII-VIII secolo avanti Cristo – hanno iniziato a venir messe per iscritto. Le principali e più avanzate civiltà hanno trasposto su carta o pietra segni grafici che indicano i suoni o le parole.
Naturalmente abbiamo illustri esempi anche più antichi (i geroglifici o la cuneiforme fra tutte) ma un alfabeto nel senso che conosciamo in occidente, di fatto, sorge con gli Elleni.
La produzione di documenti scritti attraverso un alfabeto preciso ed uniforme è una conquista di civiltà che ha pochi altri eguali nella storia.
Appunto. Grafia uniforme. Il Greco e il Latino venivano scritti nello stesso modo da tutti gli autori, e ciò rendeva agevole lo scambio delle informazioni, la lettura e la scrittura.
Il difetto principale dei ‘dialetti’ è quello di non aver codificato una grafia uniforme: ognuno scrive come pare a lui stesso, senza porsi la domanda: gli altri mi capiranno ?

LETTERATURA
Caposaldo essenziale perché una ‘parlata’ possa considerarsi lingua anziché dialetto è che quel gruppo culturale abbia generato una letteratura: prosa, poesia, racconti, emozioni, storie, aneddoti reali o di fantasia, espressi in quella particolare e specifica parlata.
Senza letteratura non c’è lingua. C’è solo una parlata. Magari anche molto diffusa, ma è solo una parlata.

PRESTIGIO SOCIALE
Una Lingua è tale se dal punto di vista sociale gode di un prestigio che la fa essere faro del modo di comunicare fra le persone. Deve venir utilizzata in ambiti svariati, non solo in ambito familiare, ma anche in ambito lavorativo piuttosto che nei momenti ludici e – appunto – sociali delle persone.
Con queste premesse metodologiche (il metodo è tutto, come insegna la diatriba sul metodo fra i filosofi a partire dai tempi di Aristotele, per approdare a Francis Bacon, Galileo, Hume !), poniamoci una domanda: il Bustocco è una lingua ? un dialetto ? una parlata ?

Per la risposta…. Ci vediamo alla prossima puntata….

Enrico Candiani – gennaio 2022