Dizionario Bustocco - Italiano

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A-B-C-D-E-F-G-H-I-L-M-N-O-P-Q-R-S-T-U-V-Z-

BustoccoTraduzione
M’a sa sia í Ma-sa-sia Come si sia. Comechessia, In qualche modo.
M’al Come, seguito dal verbo. Per esteso sarebbe “Cuma al” seguito dal verbo. Cuma al é (com’è). Contratta: ‘m’ al
Ma 1) A me. 2) Mi. Rispettivamente dativo e accusativo del pronome personale “io”.
Ma á Male Magrupu grü: difterite.
Ma sta tá letteralmente: mi stare a…
Maa aá Malato.
Maaa aáa Malata.
Maadi í Maledire.
Maagon ó Melgone. Granoturco. Anche meagon ó e miagon ó
Maai aá ammalati,-i.
Maassi aá 1) Ammalarsi. 2) L’ha da maássi: deve partorire
Maatia í Malattia. Maatía tacatrícia: malattia contagiosa.
Maaviglia ví Meraviglia. A Borsano: meravíglia ví.
Maca,-chi Castagna,-e, secche. Con le mache si faceva il macu (v.)
Macacu cá Balordo.
Macagna gná Sbrecciato
Macalo ö Usato nel detto: a macalö che significa gratis. Vd anche: macu
Macaron ó Cerca rogne, persona che si diverte a dar fastidio
Machineta è 1) Macchinetta, 2) Roccatrice di tessitura
Macinatu Tassa sulla farina macinata (di manzoniana memoria)
Macu 1) Castagne secche 2) Zuppa di castagne 3) A Macu = a sbafo, senza pagare
Macuben é Tabacco da annusare.
Madaia dá Medaglia.
Madega á 1) Medicare 2) Accordare, accordarsi, rappacificare
Madegozzu ó Impiastro, unguento.
Madon ò Immagini sacre, principalmente della madonna, diffuse nelle corti e nelle cascine
Madona ò Madonna. Madòna du Aütu: Madonna dell’Aiuto protettrice dei bustocchi.
Madrizza í 1) Capriccio 2) Desiderio esagerato 3) Voglie (e nausee) delle donne in gravidanza
Maena è,-aèn Amarena,-e.
Maenca cá: Soffiare del vento
Maencu é Vento che preannuncia il temporale. Maestrale. Vento infido.
Maestra á Insegnare. Ammaestrare.
Maestra è Maestra
Maestru,-ra Maestro,-a. Usato anche maestar (è).
Mafugon á..ó: 1)      Codardia, desiderio di fuga nelle difficoltà; 2) Desiderio sessuale moto intenso
Magagna gá Crear guai
Magara gá Magari (neologismo moderno)
Magatel è 1) Burattino sia come sostantivo che come aggettivo riferito a persona
Magengu é Fieno di maggio.
Magenta La città di Magenta.
Magiustra Fragola. A Sacconago: maustra. A Borsano maostra.
Magiustrina “Maggiostrina”, ossia cappello di paglia a tesa larga
Magna ná 1) Mangiare voracemente 2) Rubacchiare (negli affari pubblici)
Magnan án (a) Magnano Calderaio. Stagnino.
Magnana gná Mannaia.
Magolciu ó (o) Groppo, massa fastidiosa, mal preparata
Magon ó (ò) Strozza, nodo di pianto, dispiacere
Magrascena è Magro, ma per avarizia
Magrupu grü Difterite
Magu á Mago.
Magu ù 1) Antico Mago che usciva quando era buio a far razzia di bambini per cucinarseli in padella 2) Mago moderno che calcola di notte come imbrogliare la gente di giorno (figurato)
Maguna ná Singhiozzare. Avere voglia di piangere
Magutu gü Manovale edile.
Maia ïá 1 Sposato, maritato 2) Mal maïá: separato
Maia áia Maglia.
Maieta è Maglietta.
Mainu í Lestofante. Brigante.
Maista tá 1) Immagine sacra 2)Stoffa per l’esposizione del Santissimo.
Maistar í Muratore. Maestro muratore. Usato anche: Canmastar má: capomastro.
Maistar í Capomastro
Maistrá Ammaestrare
Malamenti é Lestofante, persona senza scrupoli, poco di buono
Malanda dá 1) V.: Malandare. 2) Agg.: Malandato, in cattive condizioni
Malatia ì Malattia. Malatìa tacatricia: malattia contagiosa.
Malatricia trí Malaticcia.
Malavia iá Maleducato.
Malba 1) Malva 2) escrescenza verde che affiora nell’acqua stagnante.
Malcapazu 1) Irragionevole, aggressivo. 2) Malcapace, incapace
Malefizia ziá Maledetto, dominato dagli spiriti maligni. Antico: malafizia á.
Maletu è Malloppo
Malguen é Equivoco, non chiaro
Malmustusu stù Asociale, scorbutico
Malnatu ná Ribelle
Malua ú Rovina, malora
Mama Mamma.
Mamadregna è Matrigna
Mamagranda (grà) Nonna
Mamalucu ü Chi non impara dai propri errori
Man Mano.
Manaesci è Argomenti espressi con gesticolazioni
Manaesciu è (e) Manesco, manereccio, si dice di uno che ragiona usando le mani
Manarola ö Zuppa di farina gialla latte cagliato e vino
Manazzen è, -iti 1) Guanti senza dita 2) Manicotto da avambraccio usato una volta dagli impiegati.
Manca cá 1) Mancare,-ato 2) Morire (eufemismo)
Mancamentu é Collasso. Svenimento, perdita di forze.
Mancu 1) Neanche 2) Meno
Manda dá Mandare,-ato.
Manecrístu í Confetto fatto di solo zucchero
Manegia giá Maneggiare.
Manegion ó Maneggione, intrallazzatore.
Manelen lé Maniglia del telaio usata per lanciare la navetta.
Maneta è Maniglia. Manetta.
Mangan má Mangano.
Mangia giá (à) 1 V.: Mangiare; 2) agg.: mangiato
mangiacapara pá Inaffidabile
Mangiadua ú Mangiatoia, greppia. Mangiadúa cont’aa rasteléa: mangiatoia con la rastrelliera per il fieno. Ul Bambén a l’è nassü ind’una mangiadúa: il Bambino è nato in una mangiatoia.
Mangiadui ú (u) Mangiatore, mangione.
mangiaspua ü. Mangiasaliva. Avaro che, per non spendere, mangia la propria saliva.
Manifatua ü Maniffattura.
Manigoldu ó Canaglia, manigoldo
Manigu á Manico.
Manscion ó, uni Gemelli per i polsini della camicia.
Manteca cá Mantecato.
Mantegni í Mantenere. Antico: mantigni gní.
Manten é Tovagliolo.
Manzen é Mancino (anche: Smanzén)
manzo ö, Manzo, anche in senso figurato: grasso oppure dai modi bruschi
Manzu á Manzo.
Maossu ó 1) Aggiunta 2)Percentuale
Maragnau áu È il babau delle favole.
Maranghinatu ná 1) Collezionista di marenghi d’oro 2) Ricco (pieno di marenghi).
Maranguala á 1) Mal messo 2) Cagionevole di saulute, malato
Maraschen é Maraschino.
Marasciall Coltello a serramanico.
Marca á 1) V.: Marcare, scrivere, segnare 2) Agg.: segnato, eccessivo
Marchianti àn Mercante. Antico: marchenti.
Marcianti Girovago
Marela è Bastone grosso.
Marelaa áa (a): Bastonata. Èssi in marèla: essere in castigo.
Marfísa í Donna molto truccata.
Margasciu gá Fusto del granoturco. Più usato però: scaron ó.
Margnifu í Astuto, dal fiuto fine.
Marinfiaa áa Santarellina (figurato)
Marluzzentu ü..é Puzzolente (come il merluzzo guasto)
Marluzzu lü Merluzzo.
Marmelaa áa Marmellata.
Marmua á Mormorare. Sparlare.
Marmuen è Marmista
Marmul á Marmo.
Marna Contenitore per il carbone
Marneta é Recipiente usato per impastare il pane in casa
Marnon ó Carro a due ruote ribaltabile a sponde alte, utilizzato per il trasporto del carbone.
Marocu ó Rozzo
Maroia ó Scorie del carbone.
Marona á Venir scoperti. Anche Maruná
Marsci í Marcire,-ito.
Marscion ó (ò) Tisico, malsano
Marsciu, -sci Marcio.
Marsinen é Giacchettino usato dalle donne, marsina,
Martalotu ó Stupidotto, ingenuo
Martel è Martello.
Marteletu lè Mortella delle siepi.
Martenpiscu ú Martin pescatore.
Martufu tü 1) Indolente. 2) Smidollato
Marturel è Scoiattolo.
Maruca cá Malconcio Vd.: marucheta è.
Marucheta è (e) Piccola mucca di poca prezzo, ma che rende molto.
Maruna ná Venir scoperti
Marzio ïö Marzolino, ossia un po’ pazzo come il mese di marzo.
Mascaza zá Mescolare, smazzare le carte da gioco.
Masciu Maschio.
Mascra Maschera. Al plurale fa mascri o màscui.
Masea eá 1) Inzuppato, fradicio 2) Macerato
Masea éa Massaia. Moglie.
Masen é Punta del vomere.
Masna ná 1) Macinare 2) Fig.: picchiare qualcuno
Masnaa áa Macinata (di botte a qualcuno)
Masnen é Macinino.
Masocu ó Minestra cotta male o troppo macerata. A Sacconago masotu ó.
Masse é Massaro.
Massea é Massaia. Moglie. (Vd.: masea)
Massel è 1) Raccordo tra due dislivelli di terreno 2) Anche l’arnese che aiutava l’aratro ad entrare nel terreno..
Massu ú Catino di rame. A Borsano: masso ó.
Massuta tá Inzuppato.
Mastransciu trá Male in gamba. Non usato a Sacconago.
Mataa áa Mattata.
Mataona ò Pazzerella. Fuori di testa.
Mateazzu teá Materasso. A Borsano:materazzu rá. A Cascina dei Poveri: mateazzi teá
Matine é Copricorsetto.
Matoca ó 1) Caglio. Specie di ricotta fatta con il primo latte della mucca che ha partorito. 2) Latte spurio nelle puerpere, causa dell’ingorgo mammario. 3) Un po matta
Matocu ó Pazzerello Un po’ matto.
Matu Matto.
Mau á (a) Amaro.
Mauanza ü Maturazione
Maulana lá Bambola di pezza. Vd.: pupoa ò.
Mausse é (s) Sensale, Mediatore per la compravendita del bestiame, o di immobili.
Mauu üu Maturo.
Mazza zá Ammazzare.
Mazzacavai vá Macellaio di carne equina.
Mazzapiogi ö 1) ostinato, petulante 2) fig.:usato come insulto per significare persona spregevole
Me é 1) Agg.: mio, miei 2) Sost.: I miei, inteso come parenti, principalmente i genitori
Me é come
Mea á Viziato.
Mea é (e) 1) Miele. 2) Agg.: mia (usato solo abbinato a bene di proprietà (es: Ca méa: casa mia)).
Meagascia gá Fusto del mais fresco
Meagon ó Granoturco. Vedi maagon ó.
Meda é Mucchio . Catasta. Vd. Anche: Mota
Medar é Modello di carta per il confezionamento degli abiti.
Medon ó Vedi: meda.
Megn é Io (pronome personale). molti usano scrivere: Men
Mei è 1) sost.: Miglio (cereale). 2) Agg.: meglio
Melaa áa 1) Pelata (riferito alla testa senza capelli) 2) Sberla in testa.
Melegian á Melanzane.
Melon ó Melone-i. Melón di ögi: orbita degli occhi.
Melotu ó Pugno. Vedi melaa áa.
Men é Io. Vd. megn é.
Mena á 1) Menare, condurre portare e relativi participi (menato, condotto, portato) 2) Fig: insistere
Menaa áa Tiritera, menata, logorroicismo, discorso inutile.
Menafregiu frè Freddoloso.
Menaroa ö Scroccone, mantenuto
Menarogna ò: Porta sfortuna, uccello del malaugurio.
Menascalzu Maniscalco.
Menda á Rammendare,-ato.
Menscia á Mescolare,-ato.
Menu è Meno Antico mancu e mencu.
Menula è Chiave inglese.
Merca á Mercato. Antico: marca á
Mercanti Mercante. Antico: marchianti
Merica é (e) 1) America. 2) Fig.: cuccagna.
Mericanel èl 1) Americanello (Vino ottenuto con l’uva americana) 2) Galletto nano americano 3) Spregiativo: terroncello
Merla è Merla
Merlu è (e) Merlo.
Messa è Messa.
Messeda sé 1) Miscelare 2) Confondere
Metar è Metro. Anche metru é.
Metazion ó 1) Razione 2) Limite, misura
Meti è 1) Mettere 2) Mèti sü: iniziare un’impresa, un mestiere. 3) Mèti giú: allestire, preparare
Mezzacua ú Mezza acqua. Intendeva la bevanda metà acqua e metà cedrata
Mezzanoci ó Mezzanotte.
Mezzu è Mezzo.
Mia í (ì) Non. il "mica" tipico della parlata lombarda. Rafforzativo della negazione
Miacal iá Miracolo. Anche Miacul e miacual miá
Miagheta è Granturco da foraggio
Miagon ó Melgone, ossia Granoturco. Vedi Maagon ó.
Miagunen é Granturchino. Melgonino. Variante più piccola del melgone.
Miamal ál Abbastanza (in quantità). Lett.: mica male.
Micheta è Pagnotta di forma rotonda, soffiata o piena.
Micoti ó (o): Pani di frumento o mais del peso di mezza libbra.
Miculotu ó. Vd. Muculotu. Usato a Sacconago e Borsano
Midisina sí Medicina.
Migna á Miagolare.
Milan á Milano.
Milanöcentuvoltasindre dré . Tempi remoti Si usa per dire:molto tempo addietro.
Milion ó Milione. Il pl. corretto è: miliuni ú, anche se è usato milion ó.
Minam í Minimo.
Minea é Sberleffo, presa in giro
Minen é Gatto Vd. anche gata e miscen é.
Minestra á Servire a tavola.
Minestra è Minestra. A Sacconago: manastra ná. A Cascina dei Poveri: manestra è
Minighen é Meneghino. Aveva il senso di scansafatiche, a Busto.
Minudar ü Minuto. Femminile: Minudra ü: minuta, piccola.
Minudraia ü.áia Minutaglia, cianfrusaglie.
Minudren~ Un po’più piccolo della grossezza naturale.
Minuzzi ü Frattaglie di pollo o altro animale, generalmente da cortile.
Miscen é 1) Micio. Micino. Vd. minen é. 2) Fig.: sgorbio
Miscia á Mescolare. Anche: Mescia á
Miscia ïá Raggomitolato (come un micio), rattrappito.
Miscji Raggomitolato. Stremenzito.
Misse é Suocero.
Missel è Gomitolo.
Missio ö Coltellino a serramanico a punta ricurva per lavori domestici.
Missuia ú Falce messoria. A Sacconago: massuia ú.
Miste é Mestiere,-i
Mistignaa áa Malridotta, insudiciata
Mistigu mí Miscela di liquori.
Mistua ü Mistura.
Mistuanza ü Mistura di erbe secche per alimentazione animale.
Misua ü Misura
Misua üá Misurare.
Mita á Metà. Vd. Mito ò
Mito ó Misura di peso. Equivale a metà dell'altra misura di peso del grano, lo ste é (v.)
Mja Miglia-
Mo adesso
Mo ó Adesso, in questo momento, ora.
Moa ö 1) Mola per affilare le lame. 2) Macina da mulino.
Moascima ö 1) Schiuma prodotta dall'acqua turbolenta 2) Fig.: Aggressivo (di persona)
Moassi ö Muoversi.
Mocul ó Moccolo.
Mocusciu cü Residuo dello stoppino di candele bruciato.
Modu ó Modo. Usato anche: mödu
Moenca è Aiuto, rinforzo per risolvere un problema. Usato anche: muenca.
Mogiu ò Mortificato.
Moi ö Mollo (a- ), ossia a bagno.
Moi ö Muovere. Participio passato: Mostu ö: mosso.
Moia ö Molla per governare il fuoco. Plurale: möi: le molle
Moiena á Fare moine.
Mola ó Molla.
Molcia ó Morchia (Impasto di sabbia e calce e acqua ad uso edilizio.
Molta ó 1) Fango. 2) Malta (per edilizia)
Momina í Buffonata. Pagliacciata.
Mondu ó Mondo.
Moniga ó Monaca, suora.
Monsciui ú Monsignore.
Monti ó A monte. Per montagna si usa Muntagn á
Mordi ò Mordere. Participio: Mordu ü o murdu ü (morso). Vd. Murdiaa áa: morsicata.
Morsa ò Morsa del fabbro. Più corretto: smorsa ò.
Morsu ò Morso del cavallo.
Mortu ò Morto
Mosta ö Mossa, sollecitazione.
Mostu ö Mosso.
Mota ò Mucchio, ammasso.
Mua á Molare. Affilare.
Mua üá Murare.
Muanca án Moltissimo, proprio tanto, davvero.
Muasen é 1) Morbido 2) Fig.: svogliato nel lavoro.
Mubilia Mobilio. I mobili.
Muca á Finire, troncare, tagliar corto.
Mucala! cá (ù) Smettila!
Mucen é Pezzettino
Muchetu è Moccoletto.
Mucia á 1) Mozzare. 2) Spuntare. 3) Togliere un pezzetto.
Mucichen é Fazzoletto.
Mucina í Faccina (simpatica, carina)
Muciu 1) Mozzicone. 2) Uomo poco virile.
Mucu mú 1) Spuntato, senza punta. Monco
Muculotu ó 1) Moccolo, lumino per i morti. 2) Avanzo di candela bruciata.
Mucusciu cü Smoccolatura.
Muda ü 1) Tuta (da lavoro) 2) Cambio delle lenzuola.
Mudanti ü Mutande.
Mudavizzi ü Cambia vizi.
Mudazion ü..ó Mutazione, cambiamento.
Mudron ó Asfalto, catrame. A Borsano budron ó
Muel è "morello", ossia livido, a seguito di una botta
Muen é Mulino
Muena è Murena (neologismo)
Mufu ü Ammuffito.
Mugiu ü Mucchio
Mugnaga ná 1) Albicocca. 2) fig.: malato immaginario 3) Fig.: Persona "molle" e lamentosa
Mugnina Smorfiosa.
Mui More di gelso e di siepe.
Mui í Morire.
Muia á Mettere a mollo. Inzuppare
Muieta é Ferro usato dalle donne per arricciare
Muimentu é Movimento.
Muisna á Ammollire, ammorbidire
Mul Mollica.
Mul ü Mulo.
Mula á Mollare.
Mulazza lá 1) Morso del cavallo. 2) fig.: Mascella (anche: ramulazza).
Muleta è Molletta.
Muleton ó Mollettone (tessuto garzato).
Mulita í Arrotino. Anche Muleta è
Mumentu é Momento.
Munagheti è Fiordalisi. Anche munaghiti.
Munanca Non ancora. Anche: munan á .
Mundeghin í Polpette di carne.
Mundei è Castagne arrosto.
Muneda Moneta.
Mungen é Trottola (a Sacconago). A Busto è: calimon ó.
Muon ó Gelso.
Muraia ü 1) Dentatura perfetta e robusta. 2) Lett.: muraglia (Corretto: muaia üá)
Murdiaa áa Morsicata.
Murdianza 1) Prurito alle gengive quando escono i denti 2) Voglia incontrollabile.
Murdignon ó Attrezzo per piegare il ferro.
Murgneta è Nervosetta e falsa.
Murigio ö Topolino.
Murne é Mugnaio.
Murnio ö: Piccolo mugnaio.
Murson ó 1) Tutolo della pannocchia 2) Misantropo, solitario
Murtadela è Mortadella.
Murte é Pestello, mortaio di pietra.
Murtoi ò Mortorio.
Murtuossi üò Moribondo (emana odor di morto)
Musca Mosca.
Muscardina í Cerambice muschiato (coleottero parassita dei larici).
Muschioa ö Contenitori per formaggi
Muscon ó 1) Moscone. 2) fig.: noioso
Musei è Avvolgimenti di filo durante la filatura che creava difetti nel tessuto.
Musela üsè 1) Le labbra. 2) Fig.: musone 3) Parte della vacca da usarsi con le costine di maiale per la cazöla
Muselon ü..ó 1) Labbrone 2) Musone, imbronciato.
Museluni ü..ú. Plurale di Müselón. A Sacconago e Cascina dei Poveri:musalon ü..ó.
Muson üsó Musone. Indica la faccia dell'altro (la propria è: facia)
Mussula sú Tessuto di mussola.
Mustaciu á Mostaccio, rimbrotto.
Mustar ù Mostro
Mustascia iá Rimproverare aspramente, rimbrottare
Mustra á 1) Mostrare. 2) Far finta di …
Mustracu cü 1) Fagiolini bianchi con l’occhio nero. 2) Sgualdrina
Mustrin ì Mostrine.
Mustru Mostro.
Mustusa tú 1) Graziosa. 2) Morbida, succosa.
Mutria ü Broncio Vd mutrignon ó.
Mutria ü Musone.
Mutrignon ó Superbo, altezzoso, tronfio
Muu ü Muro.
Muua uü 1) Mancia domenicale 2) Provvigione
Muusa á Morosare.
Muusu,-a Moroso,-a.