Prima che gli emissari di un nuovo 'Dio' provenienti dal medio oriente, per lo più con l'ausilio della persuasione delle armi, facessero piazza pulita della religiosità Europea preesistente, l'intero mondo germanico era fortemente cementificato da una ben precisa propria religione, piuttosto differente da quella mediterranea anche se, vista con gli occhi un po' annebbiati di un cristiano o di un islamico, si può facilmente fare di tutte l'erbe un fascio, e così mischiare la religiosità greco-romana con quella norrena.
Diamo qui una veloce infarinatura della religione o - se si preferisce - della mitologia dei popoli dell'estremo nord Europa.
Le divinità si suddividono in due famiglie fondamentali, gli Æsir (a volte italianizzato in Asi) ed i Vanir.
Chi sono gli Æsir.
Si tratta della classe di divinità legate al cielo, alla sapienza e alla guerra.
Dimoravano in Ásgarðr e il loro sovrano era Óðinn (Odino).
Una immagine pittorica del dio Odino
Inizialmente erano in opposizione coi Vanir, di cui diremo in seguito, coi quali però si fusero per dar vita ad una comunità mista dei popoli scandinavi.
Secondo la tradizione religiosa/mitologica, i primi æsir sono Óðinn (Odino), Vili e Vé, nati al principio di tutti e dei tempi umani. Si tratta di tre fratelli, di Búri e della gigantessa (esponente di una popolazione primordiale, i Thurs) Bestla.
Una volta adulti, essi uccidono Ymir (Il capostipite della stirpe dei Giganti, nato dalla condensazione dell'aria fredda e calda provenienti dal nord e dal sud) e nel suo sangue sterminano la stirpe dei giganti primordiali.
Dal corpo di Ymir essi realizzarono il mondo così come lo conosciamo, sollevandolo al di sopra dell'abisso. Con la carne dell'antico gigante fecero la terra, e innalzarono le montagne con le sue ossa. Fecero le pietre e i massi usando i suoi denti, le mascelle e schegge d'osso. Gettando in aria il suo cervello crearono le nubi. Posero al di sopra delle nubi l'immenso cranio di Ymir e da esso fu tratto il cielo. Ai quattro angoli, a sorreggerlo, furono posti quattro nani: Austri, Vestri, Norðri e Suðri (chiaramente: est, ovest, nord, sud).
Ymir e la mucca auðhumla e Buri
da una immagine di norse-mythology.net
Col sangue sgorgato dalle ferite di Ymir, nel quale avevano annegato tutti i giganti, crearono l'oceano e lo legarono strettamente alla terra come un anello.
I 'nuovi dei' impongono così il loro dominio sul mondo e nel luogo della morte di Ymir nasce Yggdrasil, il frassino gigante, centro del mondo.
Dai discendenti di Óðinn si forma la comunità degli Æsir che edificano la cittadella di Ásgarðr. Non è chiaro dalle fonti se detta cittadella mitica si ponga al centro del mondo o del cielo.
Si organizzano stabilendo una sorta di parlamento composto da quattordici dèi e quattordici dee.
Decidono le regole del corso del sole della luna e delle stelle e del trascorrere del tempo, in occasione di una assemblea avvenuta in un luogo chiamato Íðavǫllr.
Sempre in assemblea creano le attività dell'uomo e costituiscono le ricchezze (Fehu).
In un primo tempo le ricchezze non sono fonte di discordia fin quando non giungerà un altra divinità, Gullveig, che insegnerà a loro e agli uomini l'avidità ed il valore dell'oro.
Quale portatore di discordia, Gullveig verrà ucciso, e da tale atto avrà inizio alla guerra tra gli Æsir e i Vanir, l'altra famiglia di Dei di cui diremo in seguito. Dopo alterne vicende, viene stabilita la pace, coronata - come si usava nell'antichità - dallo scambio di ostaggi. Gli Æsir diventano così una comunità mista.
La mitologia conclude con la profezia (la Voluspà), che vaticina come il dominio degli dei crollerà nel giorno di Ragnarǫk, a seguito della ultima battaglia contro i giganti.
Si può agevolmente intravedere in quest'ultimo fatto la battaglia di resistenza dell'antica fede norrena contro l'incalzante (a suon di spade) Cristianesimo, che ha infatti posto fine al regno Æsir.
Chi sono i Vanir
Si tratta della classe di divinità legate alla terra, alla ricchezza e alla fecondità.
Dimoravano nel Vanaheimr. Secondo la tradizione evemeristica, si sarebbe trattato di un popolo antico, probabilmente stanziato nell'Asia o nell'Anatolia, che avrebbe incontrato le popolazioni proto germaniche nel peregrinare dall'Asia verso l'Europa, le avrebbe affrontate mettendole a dura prova, per poi lentamente fondersi con esse.
Sono noti solo pochi nomi delle divinità Vanir: Njörðr, Freyr e Freyja (di quest'ultima diremo infra).
Degna di considerazione e di nota la divinità femminile
Frigg.
Moglie di Odino, è per eccellenza la divinità della fecondità e dell'unione matrimoniale.
Anche in epoca cristiana, il giorno consacrato alla celebrazione dei matrimoni, all'unione feconda e legale dei sessi era il Venerdì, lo stesso giorno consacrato alla dea Frigg (vedasi anche nell'odierno Inglese, ove il venerdì è Friday, ossia il giorno di Frigg). Si noti che il nostro 'venerdì', ossia giorno di Venere, fa riferimento alla dea del pantheon romano - Venere appunto - a propria volta custode della fecondità al pari di Frigg.
A lei si rivolgevano le gestanti, le vergini in attesa di amore, le donne sterili, le partorienti.
E, non casuale, in epoca cristiana si è posto in essere il solito stupro religioso impedendo i matrimoni proprio nel giorno che, invece, era il giorno dei matrimoni per eccellenza in epoca antecedente. Ed infatti, fino a pochi anni fa, nessuno si sposava di venerdì (Nè di Venere nè di Marte non si sposa nè si parte !).
Frigg poteva fregiarsi del titolo di "signora del cielo", appellativo degno della compagna del più importante degli divinità della comunità degli Æsir.
Condivideva con lo sposo Odino il seggio Hlindskialf, "vetta, torre di guardia" nell'assemblea, e dimorava a Fensalir, "sala della palude", una delle regioni di Ásgarðr (Asgardh).
La "signora degli dèi" disponeva di un magico manto di penne di falco, grazie al quale poteva sfrecciare nel cielo azzurro, lasciandosi dietro nient'altro che il fruscio impercettibile di migliaia di minuscole penne. Fu proprio grazie al mantello fatato che gli Æsir poterono affrontare i giganti, eterni nemici degli dèi, andandoli a sfidare nei loro territori e recuperando tesori che si credevano irrimediabilmente perduti.
La dea Frigg
da una immagine di Perth Mint
Chi erano i Thurs
Si tratta della stirpe dei Giganti primordiali,di cui si ricorda in particolare la Gigantessa Bestla che avrebbe dato origine ai primi æsir.
Chi erano le tre Norne (Urðr, Verðandi e Skuld).
Sono divinità femminili che sovraintendono alla vita degli uomini e risiedono presso il pozzo del destino, da cui attingono l' acqua con cui irrorano i rami di Yggdrasil, l'albero cosmico che si stende su tutto il creato e abbraccia i nove mondi. Vi sono numerose altre Norne minori ma queste tre sono le più importanti.
Cosa era Yggdrasil.
Il Frassino, l'albero sacro, vero mito di tutta l'antica religione nord europea.
Yggdrasil fu il primo albero nato dalle ceneri del gigante Ymir, ucciso dagli dèi. I suoi rami coprono l'intero cielo, e le sue radici sono talmente estese da toccare mondi diversi. Alle sue varie radici si avviluppavano - fra l'altro - due serpenti e sotto i suoi rami gli Altissimi tenevano consiglio. Alle sue radici inoltre sedevano le tre Norne.
Val qui la pena di ricordare che Carlo Magno, dopo aver massacrato - in uno dei tipici genocidi attraverso i quali si diffuse il sapere cristiano - il popolo dei Sassoni, costrinse i pochi superstiti ad assistere ad uno spettacolo di cui recentemente anche gli esaltati dell'Isis hanno dato prova: l'abbattimento violento dei simboli di credo religioso diverso da quello dominante. In quel caso, Carlo Magno abbattè quello che era considerato il frassino sacro degli dei, l'equivalente tedesco di Yggdrasil, chiamato Irminsul, davanti agli occhi terrorizzati dell'ormai sterminato popolo Sassone. Ovviamente, dopo tale forma di 'piazza pulita', arrivarono i missionari cristiani a completare lo sradicamento e l'annientamento della cultura precedente. Come si vede, nessun 'credo' è esente da queste forme di scempio !
Dell'esistenza di Irminsul abbiamo almeno due fonti storiche accertate:
Per la prima volta appare negli annali franchi compilati dal letterato Einhard (Eginardo), biografo di Carlo Magno, e quindi nel IX secolo. Einahrd racconta che nel 772 Carlo conquistò la fortezza sassone di Eresburg, situata sull’Obermarsberg, dopodiché distrusse un santuario religioso germanico nel giro di tre giorni, impossessandosi dei tesori custoditi nel tempio e facendo abbattere anche l’idolo sacro dell’Irminsul.
Una seconda fonte riguardante l’Irminsul risale sempre alla metà del IX secolo, ad opera del monaco e storico Rudolf da Fulda, il quale - al capitolo 3° della sua "De miraculis sancti Alexandri" - riferisce:
I Sassoni
"adoravano anche una colonna lignea di notevole altezza ed eretta all’aperto che chiamavano nella loro lingua madre Irminsul, in latino definita columna universalis, la quale sostiene l’universo." (1)
Scena della deposizione dalla croce scolpita su una roccia ad Externsteine nella foresta di Teutoburgo. Sulla destra, sotto la figura di Nicodemo (figura senza gambe) si vede l’Irminsul piegata da un lato, simbolo della sopraffazione Cristiana sul vecchio credo germanico. Foto di Sabina Marineo.
Chi erano le Valchirie.
Nella mitologia germanica in generale e norrena in particolare, le Valchirie (Walkyrja - plurale: Walkyrjur) erano un gruppo di vergini guerriere al servizio del dio Odino, padre degli Dei, e presiedevano alle sorti delle battaglie, scegliendo gli eroi degni di essere accompagnati, una volta caduti in battaglia, nel Walhalla (2) oppure al Fólkvangr, presieduto dalla dea Freyja (3).
Le Valchirie - Dipinto di Cesare Viazzi, 1911
(4)
Ebbene, questa, anche questa è parte essenziale delle radici dei popoli europei, di cui la cultura moderna, dominante, si è volutamente dimenticata e di cui non si insegna nulla nelle scuole.
Il desiderio della cultura dominante è quello di sradicare i popoli europei, in quanto, come è noto, l'albero senza radici cade.
E proprio questo titolo (Rotlaust tree fell), in norreno, è sintetizzato l'antico retaggio dei popoli nord europei nella splendida canzone del gruppo Norvegese dei Wardruna di cui qui riportiamo in testo e il collegamento alla canzone stessa.
Buon ascolto e sopratutto buona riflessione.
FONTI BIBLIOGRAFICHE
(1) Fonti di ricerca storica su Irminsul: Sabina Marineo.
(2) Il Valhalla è la sala dei guerrieri morti in battaglia, i più valorosi, coloro che saranno destinati a combattere con Odino nella battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle delle tenebre e del caos. Viene descritta come un'enorme sala con 640 porte, muri fatti con le lance dei guerrieri più valorosi, tetto fatto di scudi di oro e panche ricoperte di armature. A dispetto del concetto di limitatezza degli spazi, in essa vi è posto per chiunque venga scelto, ma è più semplice trovare un posto nel Valhalla che entrarvi.
(3) Freyja era in origina appartenente alla stirpe divina dei Vanir ma, mandata presso gli Aesir come ostaggio, diverrà una di loro. E' considerata la dèa dell'amore sessuale, della bellezza, dell'oro, della seduzione, della fertilità, ma anche della guerra, della morte e delle virtù profetiche, quindi ispiratrice dei veggenti. Con un po' di confusione, alcuni attribuiscono a Freya, confondendola con Frigg, la dedicazione del giorno di venerdì (Freyday), il giorno dedicato ai matrimoni, ma, come sopra visto, il venerdì era giorno sacro a Frigg, dea dell'amore inteso come sentimento e non come mero esercizio della sessualità, che invece è tipico di Freyja, considerata una ninfomane nei racconti antichi.
(4) Fonti sulla mitologia norrena: Snorri Sturluson, Edda di Snorri, a cura di Gianna chiesa Isnardi, Rusconi, Milano 1975; Mario Polia, Völuspá, i detti di colei che vede, Il Cerchio, Rimini 1983; Ferruccio Sardu; Gianna Chiesa Isnardi, I miti nordici, Longanesi 1991; Claude Lecouteux, Dizionario di mitologia germanica, Argo 2007; Anthony Mercatante, Dizionario universale dei miti e delle leggende, Roma, Newton & Compton, 2002;