Luciana Azzimonti scrive, nel solco di una tradizione piuttosto radicata fra gli autori Bustocchi, descrivendo quadri di vita passata e ricordi del suo tempo di gioventù. Si inserisce dunque nel filone classico del "come eravamo" che rappresenta una preziosa fonte storico-colturale di tempi ormai definitivamente terminati. Pur non proponendo alcuna novità letteraria, anche Luciana Azzimonti costituisce un pilastro per la storia letteraria bustocca: un altra testimone del 'sentire bustocco' tanto difficile da far capire ai contemporanei.
Merita dunque senza alcun dubbio un posto fra queste pagine. Pagina principale