Fino ad inizio XVIII secolo
Come avveniva in tutte località medioevali, il cimitero originario venne collocato adiacente alla chiesa, in quello che potremmo chiamare una sorta di 'cortile' della chiesa stessa.
Fintanto che la chiesa di Sacconago rimase quella medioevale e rinascimentale, il cimitero restò adagiato tutt'attorno alla stessa, in particolare al lato sud ed est della chiesa, approssimativamente sotto quello che oggi è il muro maestro della chiesa vecchia lungo la Piazza Noè e sotto l'attuale sagrato.
Numerose testimonianze di detto antico cimitero sono state riportate nelle varie visite pastorali a partilre dalla seconda metà del '500, e descrivono un ambiente piuttosto 'spartano' e semplice. Sul punto si veda la
mappa redatta in occasione della visita del 1580.
Dal XVIII al XX secolo
Allorchè, agli inizi del '700, si decise per l'ampliamento della chiesa esistente, con la parziale demolizione dell'edificio esistente e la sostituzione con la sagoma che tutt'oggi siamo abituati a vedere, l'area del cimitero venne in buona parte accorpata alla chiesa stessa. La piccola area superstite apparve presto inadatta ed indecorosa, tanto che i visitatori pastorali a metà del '700 notarono la trascurateza dell'area, oggetto di deposito rifiuti e crescita dii sterpaglie, sicchè il cimitero venne alfine realizzato ex novo alla periferia del paese.
Venne scelta una area adiacente al paese anche se al di fuori dell'abitato dell'epoca. L'area del cimitero era esattamente quella ove oggi sorge la nuova
chiesa Parrocchiale di mattoni rossi che tutti ammiriamo nella sua sontuosa mole.
Già però poco più di un secolo dopo, verso la metà del 1800, questo cimitero iniziò ad apparire insufficiente per una popolazione che cresceva costantemente e che contava mediamente 56-57 morti l’anno.
L’area cimiteriale venne ampliata ma verso la fine dell' 800 ci si accorse dell'urgenza della realizzazione di un nuovo luogo di sepoltura:
”...il nuovo cimitero è urgentemente necessario in quanto l’esistente non può accogliere nuove inumazioni senza rimuovere cadaveri non ancora decomposti ed è posto in condizioni sfavorevoli a monte dell’abitato... tali da costituire minaccia di infezioni epidemica”.
Il nuovo cimitero: inizi XX secolo
Venne individuata l’area per la realizzazione del nuovo cimitero in un terreno sulla strada delle brughiere, da Sacconago verso Bienate, e venne incaricato del progetto l’ingegner Ercole Seves. Il progetto prevedeva anche la
“costruzione di opere d’arte, cinte e costruzioni in stile lombardo primitivo... facce esternamente viste in mattonato, le membrature sottoposte a sforzo in pietra da taglio”.
Come sempre accadeva ed accade, per realizzare un'opera pubblica in un qualunque paese d'Italia, occorsero parecchi anni sicchè il progetto dell’ingegner Ercole Seves (1898) si concretizzò nel nuovo cimitero solo dieci anni dopo, previe le consuete difficoltà a reperire finanziamenti, malcontenti e ribellioni da parte della popolazione a causa della ubicazione ritenuta troppo lontana dal paese, scomoda e poco frequentata, duri contrasti tra il parroco e la municipalità: finalmente il 1° settembre 1908 iniziarono le tumulazioni nel nuovo cimitero.
Trascorsero altri venti anni di abbandono del
vecchio cimitero, ormai in fase di inglobamento nel tessuto urbano del paese, prima che nel 1928, su quell'area, venisse posata la
prima pietra della nuova parrocchiale di S.S. Pietro e Paolo.
Mi si consentita qui una piccola digressione non strettamente storica ma leggendaria.
A Saccongo vi era una leggenda secondo cui nel vecchio cimitero in disuso dopo il 1908 vagasse lo spirito di una ragazza, una cameriera di osteria morta molto giovane.
L'episodio è raccontato nelle memorie di Gino Candiani cui invitiamo il lettore attraverso il seguente link:
Il fantasma di una cameriera
Enrico Candiani