Atleta non vedente: una storia positiva
BUSTO ARSIZIO. Campionesse nello sport e nello studio, unite dalla passione per la corsa. Sono due studentesse al quarto anno del liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio, che hanno partecipato ai campionati italiani studenteschi di atletica a Lignano Sabbiadoro dal 25 al 29 settembre. Arianna Orlando è una ragazza non vedente che da due anni, grazie soprattutto alla spinta dei docenti Marco Dania e Maurizio Moscheni, si è appassionata all'atletica e, allenandosi costantemente, ha subito cominciato a ottenere ottimi risultati. Quest'anno, così come l'anno scorso, si è classificata prima sui 1000 e sui 400 metri, migliorando anche il suo record personale di 6 secondi nella prima gara e di 19 nella seconda. "Mi piace correre - racconta Arianna - è rilassante e mi libera dallo stress della scuola. E' un'esperienza che mi aiuta a crescere e a stare con gli altri". Arianna per correre ha bisogno di una guida, sia durante gli allenamenti che in gara: lo scorso anno è stata una sua amica e compagna di classe, Federica Spera, a dare la sua disponibilità per questo importante e impegnativo compito, che quest'anno è stato invece portato avanti da Chiara Lanceni. Anche Chiara è un'atleta, campionessa provinciale nelle specialità dei 1000 e 800 metri, iscritta in una società sportiva. "Quando mi hanno chiesto di fare da guida ad Arianna ho accettato con molto piacere, sapevo che sarebbe stata un'esperienza diversa dalle altre". Le due ragazze si allenano insieme due volte a settimana, Chiara poi fa sport anche al di fuori della scuola per altri tre giorni a settimana. Sono in due classi diverse e ora tra loro è nata anche un'amicizia: "soprattutto a Lignano è stato bello", racconta Chiara. "Nella gara dei 1000 metri il rettilineo finale è stato molto significativo ed emozionante: tutti si sono alzati in piedi e si sentiva dai loro applausi che ci sostenevano ed era come se stessero correndo insieme a noi". "E' stata una liberazione - aggiunge Arianna - avevamo l'ansia di arrivare alla fine e ce l'abbiamo fatta". |
"Arianna è una ragazza molto coraggiosa", spiega Maurizio Moscheni, insegnante e allenatore. "Credo che tutto questo sia nato da una settimana bianca sulle Dolomiti, dove per la prima volta è riuscita, grazie all'incoraggiamento del professor Dania e dei suoi compagni, a superare ostacoli che fino a poco tempo prima apparivano insormontabili. Dopo soli cinque giorni è riuscita a scendere, accompagnata, anche sulle piste rosse". Da lì questo grosso stimolo ha potuto poi avere un seguito nei campionati studenteschi di atletica. "Il sostegno della sua famiglia è stato importantissimo - prosegue l'insegnante - ad esempio in un periodo in cui Chiara si era infortunata e non poteva accompagnare Arianna, si è offerto il padre di correre con lei durante gli allenamenti. Anche nella sua classe la situazione è positiva: Arianna è molto brava nello studio e riesce anche ad aiutare i suoi compagni, che a loro volta la aiutano in altri modi. Tutto questo ha permesso anche a noi docenti di arricchirci di una eccezionale esperienza: grazie ad Arianna sono cresciuto anch'io". Entrambe le ragazze hanno una media scolastica superiore all'otto. Quest'anno Chiara grazie alla sua buona rendita ha anche vinto un concorso per imparare vela in marina militare: "sono stata alla Maddalena, in Sardegna, per dieci giorni", racconta.
"Si dice spesso che le cose non funzionano, eppure loro sono la dimostrazione che, se c'è l'impegno e la collaborazione da parte di tutti, delle dirette protagoniste, ma anche dei docenti, dei compagni e della famiglia, le strutture possono funzionare bene. Queste due ragazze - conclude il preside Gianni Pagan - trasmettono un grande ottimismo".
Brigida Rangone |