Tour delle associazioni di volontariato a Busto Arsizio

24.4.2009
Ore 8.45 tutti sull'autobus, si parte per un giro particolare: un tour tra quattro realtà di volontariato, fiori all'occhiello della città: la comunità per il recupero dei tossicodipendenti "Marco Riva" in via Vesuvio, la casa famiglia per disabili adulti "Asda" e la cooperativa "Speranza" per l'inserimento sociale dei disabili di via Palestro e infine "il nostro ultimo gioiello costruito due anni fa - ha sottolineato Franco Mazzucchelli, neo presidente dell'associazione "Lion Mario Ravera" che raggruppa sei Lions club - la comunità alloggio "Brugnoli Tosi" per disabili adulti di via Piombino". 29 studenti della classe 4BL dell'Itc "Enrico Tosi" di Busto e i loro 22 ospiti del Belgio, accompagnati da tre insegnanti, hanno così potuto conoscere la storia e le attività di queste realtà "del terzo settore, basate sul concetto di sussidiarietà in quanto offrono dei servizi che le istituzioni da sole non sono in grado di offrire", ha precisato Mazzucchelli, ed entrare in contatto diretto con le persone che vivono in queste comunità.
Prima tappa la comunità Marco Riva dove i ragazzi, grazie alle spiegazioni di Roberto, un giovane volontario, hanno conosciuto questa realtà nata nel 1987 grazie all'impegno di don Isidoro Meschi e di alcuni amici, tra cui soci Lions, che attualmente ospita "14 uomini con problemi legati di droga e in alcuni casi anche di giustizia, seguiti da due educatori, due psicologi, i responsabili e una decina di volontari".
Mediamente le persone rimangono alla Marco Riva circa 18 mesi, durante i quali lavorano all'officina meccanica, oppure si occupano dei lavori in cucina o di quelli legati alla cura dell'orto e degli animali. Seconda tappa Villa Comerio in via Palestro per la visita alla casa famiglia Asda, che ha a disposizione dieci posti letto, e alla cooperativa Speranza, in cui i disabili si occupano di lavori di rilegatura, cartonaggio e fotocopiatura.
Infine i ragazzi hanno trascorso un'ora, fino alle 12.30 insieme agli otto disabili che vivono nella nuova comunità alloggio Brugnoli Tosi, a cui si aggiungono i 15 che trascorrono una parte del tempo nella struttura.
"Il volontariato" è stato il tema del progetto approfondito dagli studenti italiani e belgi nel corso dello scambio culturale che si concluderà oggi. Qualche mese fa i ragazzi dell'Itc sono stati in Belgio e hanno scoperto le realtà di volontariato locali e lo stesso è stato fatto ieri a Busto.
Non solo, "lunedì gli studenti hanno partecipato a un incontro con l'ispettrice della Croce rossa italiana di Busto Giovanna Bonvicini, cui è seguito un lavoro di gruppo", spiega l'insegnante dell'Itc Rosanna Carù. "Sono realtà che conosciamo poco e che vediamo solo in tv, non dal vivo. Guardare in faccia queste persone è stata un'esperienza forte", raccontano Francesca e Chiara della 4BL.
"Mi ha colpito la realtà dei disabili e gli ambienti familiari e accoglienti che li ospitano, mi sono sembrati felici", aggiunge Elisa. Pur essendo di Busto "non conoscevo questi posti - interviene Marika - è bello scoprire che ci sono strutture così", mentre Ilaria è rimasta "colpita dal modo in cui questi ragazzi sono coinvolti e aiutati".
Anche gli studenti belgi sono rimasti favorevolmente impressionati dall'esperienza, soprattutto "dal basso numero di persone che vivono in ogni struttura e dal fatto che i disabili non paghino per stare lì. In Belgio costa parecchio", raccontano Evelien e Maartje.

Brigida Rangone


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