LA “BOSINATA” MACCHERONICA PER LE ELEZIONI POLITICHE DEL MARZO 1909
EPISTOLA DI MENEGHINO A BALTRAMINO DA GAGGIANO


Milano adesso è tutto in trebullerio
per i elezion de quei del parlamento,
percui c’è in piedi un grande bularderio;
bottega coi princippi in gran fermento
el rosso a contra al nero; e el negro e el rosso
pestano sopra gli altri a pù non posso.

Ghanno un defà de lira i radicali
e i socialisti a contra ai moderati,
ai demonicristiani e i clericali;
ogni partitto el sgonfia i candidati;
avis de cent color d’un effet tale
che Milan pare un arlechin tal quale.

E essendo ancora sotto a l’impressione
del Carnoval che è morto, immaginarsi
l’è molto facil fare confusione
tra i mascarotti e quei da nominarsi,
che si può ben borlarci dentro in quella
de far per deputato un porcinella.

quel che salterà fuori vedaremo
che adesso già non si capisce niente;
quei che saranno in tromba conteremo,
per gli altri poi vedrem se finalmente
va bene la patacca col cantino
col qual mi dicco tuvo Meneghino.

Poscritto – In quanto a me ti devo dire
che siano questi o quelli che andran sopra
cessato il fora-fora, i guer, le ire,
un botto che saranno tutti all’opra
el regnarà su tutti il più furbone
e el pagarà in eterno pantalone.


Gaetano Crespi (1852 – 1913) per le elezioni del 1909


N.B. – Baltram e Baltramin de Gaggian (padre e figlio) antiche maschere del contado meridionale milanese.
(da un manoscritto di G. Crespi)