Una famiglia in cui si snodano rapporti d'amore e interpersonali si trova a un certo punto in difficoltà a causa di un grosso problema di lavoro nel settore del tessile, attorno al quale gira un alone di mistero. E' questa in sintesi la trama della fiction televisiva che la Bongiorno production sta attualmente girando in vari luoghi della provincia di Varese.
"Sarà un giallo di sostegno a una storia d'amore tra i due protagonisti, Ornella Muti e Massimo Ranieri, che vuole lanciare un messaggio: l'amore conta più del denaro e se si pensa troppo al lavoro si rischia di allontanarsi da quello che è davvero importante, cioè i rapporti con le persone", spiega Daniela Zuccoli, moglie di Mike Bongiorno. "C'è poi anche un altro tipo di messaggio legato alla crisi del tessile: vogliamo esprimere un discorso etico contro la delocalizzazione delle imprese, a salvaguardia dunque dei posti di lavoro".
La fiction, intitolata "L'amore spezzato", andrà in onda su Canale 5 in due prime serate nella prossima primavera, probabilmente tra aprile e maggio 2006. Il regista è Giorgio Serafini, che ha già diretto "Orgoglio", mentre le scenografie saranno curate da Osvaldo Desideri, che ha vinto l'Oscar per il film "L'ultimo imperatore" ed è stato ospite del Busto Arsizio Film Festival.
La scelta di Busto Arsizio, Varese e altre zone della provincia come location della fiction è dovuta principalmente a due motivi: "è una storia in cui si parla del settore tessile, tipico di questa zona, e poi io sono legata alla città di Busto perché ci hanno vissuto i miei genitori e i miei zii", racconta Daniela Zuccoli. Proprio qualche mese fa, alla fine di giugno, i coniugi Bongiorno hanno inaugurato il complesso residenziale "Il cedro" in via Roma, nel centro cittadino, dopo averlo rilevato e restaurato. Si tratta di un complesso elegante, con tre corti interne magnificamente ricostruite attraverso un lavoro molto impegnativo durato qualche anno. "Ho molto amore per quella casa - racconta la signora Bongiorno - la conosco fin da quando ero bambina. Adesso stanno finendo gli ultimi ritocchi, invito tutti ad andare a vederla. Sono anche già entrati ad abitarci i primi inquilini".
Il set de "L'amore spezzato" "è stato scelto con cura, sarà molto bello e valorizzerà il territorio e le sue caratteristiche: vuole essere una sorta di "regalo", un segno di legame e affezione che ho per questi luoghi, ai quali girando qui porteremo ricchezza. D'altra parte sono stati tutti molto gentili e collaborativi con noi - afferma la Zuccoli - a partire dalla Film commission, passando poi per la Provincia di Varese, le amministrazioni comunali, il carcere di Busto, l'ospedale e le altre istituzioni con le quali abbiamo a che fare".
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Le riprese della fiction sono cominciate lunedì 24 ottobre nel centro di Varese: si registrerà nelle vie, nelle piazze, sotto i portici e nei negozi. A fine mese la troupe de "L'amore spezzato" si sposterà poi all'aeroporto di Malpensa, mentre a metà novembre si comincerà a girare a Busto Arsizio in ospedale, in carcere, in questura e anche nella nuova casa dei Bongiorno. Le location principali saranno Villa Nora a Varese, che rappresenterà l'abitazione dei protagonisti, la fabbrica tessile Candiani a Robecchetto e un casale sul fiume Ticino. Altre scene saranno girate anche al Golf Club Le Robinie di Solbiate Olona, al Sacro Monte di Varese, sul lago Maggiore a bordo di un battello e in un ristorante di Ranco.
Oltre a essere la prima grande fiction girata in provincia di Varese "L'amore spezzato" è anche il più grosso progetto realizzato finora dalla Film commission, nata due anni fa sull'onda del successo del Busto Arsizio Film festival per volere del Comune e della Provincia.
"Il compito di una Film commission è quello di portare sul territorio produzioni cinematografiche e televisive", spiega Celeste Colombo, che insieme a Emilio Bottini e Greta Lavazza costituisce la commissione. "Ormai ne sono sorte molte in varie città italiane. Portare una produzione cinematografica in un luogo significa produrre un ritorno d'immagine notevole per il territorio, anche dal punto di vista turistico, e un indotto a livello economico, per esempio per i ristoranti e gli alberghi se si pensa che un troupe è in genere formata da 80 - 90 persone".
In particolare la Film commission si è occupata dei sopralluoghi, aiutando la produzione della fiction a individuare le location migliori per effettuare le riprese: "li abbiamo portati in giro per la provincia a vedere i posti - racconta Celeste Colombo - ad esempio avevano bisogno, tra le altre cose, di un ospedale e di un casale e così li abbiamo supportati nella ricerca di questi ambienti". Un altro compito importante svolto dalla commissione è stato quello di instaurare dei rapporti di collaborazione con le istituzioni pubbliche e private, per ottenere i permessi necessari a girare le riprese: "in vari casi è necessario bloccare le strade o comunque interferire con il lavoro di altre persone, ma tutti hanno offerto la massima collaborazione", conclude Colombo.
Questo progetto arriva dopo una serie di attività già portate avanti dalla Film commission bustese, tra cui la realizzazione di un mediometraggio per la televisione svizzera, due cortometraggi e un film in tre dimensioni sul Diario di Anna Frank prodotto dallo studio 263 Films, che ha girato alcune scene nell'area del Museo del Tessile.
Brigida Rangone
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