In questi giorni molti si chiedono che cosa sia la festa, di origine statunitense che ormai ha conquistato il nostro Paese: non è nostra tradizione, oppure si, ma è cristiana, oppure no è pagana; forse satanista.. ma com’è la storia?
Partiamo dalle origini, le più antiche, più di quanto si pensi. Partiamo dell’Età del Bronzo, dal XVI secolo a.C.
Esiste un reperto archelogico chiamato “disco di Nebra” ritrovato in Germania e risalente a quell’epoca, che riporta un particolare, questi antichi europei conoscevano la costellazione delle Pleiadi, note in molte culture anche perché ben visibili a occhio nudo. Le Pleiadi aveva due periodi di visibilità e due di non visibilità nel corso dell’anno.

Il disco di Nebra
Ciò dava origine a quattro date, quella autunnale era collegata ai Morti. Questi abili astronomi che costruirono luoghi come Stonehenge e molti altri erano i druidi e calcolavano tali date a scopo agricolo. Druidi è termine dato da loro dai Celti che vissero un millennio dopo l’età del Bronzoz. Ma i Celti scelsero la data del 1 novembre per calcolare il loro Capodanno.
Al museo di Lione si vede il celebre calendario di Coligny, dove compare per la prima volta il nome TRINOXIUM SAMONI (le tre notti di Samonios) appunto la note tra il 31 ottobre ed il 1 novembre oltre le seguenti due. Per loro era una notte magica, piena di eventi soprannaturali, e veneravano gli Spiriti degli Antenati Guerrieri.

Il calendario di Coligny
Samonios, termine gallico, e tradotto in irlandese moderno in Samhain (pr. Sauin) significherebbe “la fine dell’estate”, oppure “il peri0do delle assemblee”. I Celti dividevano infatti l’anno in due metà: la metà buia e fredda (dal 1 novembre al 1 di maggio) dalla metà calda e luminosa (dal 1 maggio al 1 novembre.
Una curiosità tutta celtica: contavano le notti e non i giorni (vedi il “De Bello Gallico”), e festeggiavano l’inizio dell’anno quando la Natura moriva (in pieno autunno). Tutto questo lo ha fatto assomigliare a qualcosa di satanico, ma non ci sono assolutamente prove di questo. (i Celti pagani non conoscevano questi particolari).
L’antica Religione scomparve ma l’usanza di celebrare i Morti continuò anche nella Cristianità e venne ufficializzata dalla Chiesa nel VII secolo con le festa di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti, appunto il 1 e il 2 novembre.
Particolare successo ebbe nei paesi celtofoni, specie nella cattolica Irlanda, dove nacque la figura di Jack O’ Lantern, l’uomo con la rapa e la candela accesa che vagava nell’aldilà. Anche nel resto d’Europa si diffusero molte usanza folcloristiche, come ad esempio quella lombarda ( e no solo) di lasciare sul camino vino e castagne per i Defunti , e poi mostrate ai bambini che gli Antenati erano venute a consumarle. Non mancavano la “questua delle mele” dove i bambini, che antropologicamente rappresentavano i Defunti della Famiglia (per via della continuità della stirpe), andavano di casa in casa a chiedere le mele in dono (l’ultimo frutto della stagione). Un’usanza quindi tutt’altra che straniera, ma radicata da noi per secoli!
In Inghilterra diventò di moda la questua di dolci in cambio di preghiere (il noto brano musicale di Sting dal titolo “Soul Cakes” i dolcetti dell’Anima, tratto dal folclore del Northumberland). Quindi siamo in un solco assolutamente cristiano, anche se con un atteggiamento più sereno di fronte alla morte.
Nel frattempo gli irlandesi migrarono in gran numero negli Stati Uniti, sostituirono la zucca alla rapa e mantennero la tradizione. Nel corso dell’Ottocento però, forse in contatto con il protestantesimo o forse con la moda del romanzo gotico e dell’horror, l’usanza cristiana di Halloween (All Allow Eve = Vigilia di Ognissanti) assunse caratteristiche un pò troppo stregonesche e vampiresche, anche se si trattava di esorcizzare le paure.
Una curiosità: a Busto Arsizio il culto dei Defunti era talmente sentito nel XIX secolo che, il giorno di Natale i Bustocchi interrompevano il pranzo per recarsi al Cimitero (allora era in Via Foscolo) e pregare sulle tombe!
Non dimentichiamo la
Processione dei Morti che si poteva vedere (ma nessuno lo dimostrò…) in quella notte tra il Lazzaretto (chiesa di San Gregorio) e l’Ossario di San Giovanni. In pratica un corteo di spettri che percorreva la Cuntràa Campanén).
E Halloween? Oggi è sicuramente una festa molto consumistica (ma sempre molto meno del Natale), che prese piede negli anni 90, e si diffuse sempre di più, non solo tra i bambini, ma anche tra gli adulti, specie tra i cultori del celtismo del folclore e dell’archeologia. Purtroppo qualche persona disadattata celebra riti satanici: nulla a che vedere con lo spirito della festa, che vuole essere un rispetto per i Defunti e un esorcizzare la Morte.
Purtroppo molti non apprezzano e si attaccano a frasi tipo “ non appartiene a noi”, ma tutte le tradizione influenzano le comunità, specie al giorno d’oggi.
Marco Torretta