INTERVISTA A GIOVANNI SACCONAGO
Nonostante i lavori che si stanno portando avanti a Sacconago c'è ancora parecchio da fare. "Siamo sempre bloccati con la faccenda del centro storico", interviene Giovanni Sacconago, presidente della Famiglia sinaghina. "L'amministrazione deve farsi carico di questa situazione, dal momento che gli imprenditori da soli non riescono a farlo perché è troppo complicato e oneroso, per intervenire c'è da distruggere. Nel 1975 è stato proclamato il centro storico, ma poi è stato lasciato all'abbandono. I cortili un tempo erano di proprietà dei signori - spiega Sacconago - e finchè ci sono stati gli inquilini andava tutto bene, poi però i sinaghini un po' alla volta li hanno abbandonati perché non più in buone condizioni, allora sono stati presi d'assalto prima dai meridionali e poi, quando anche loro se ne sono andati perché le strutture erano ormai fatiscenti, sono subentrati gli extracomunitari". Un altro fronte sul quale l'amministrazione comunale dovrebbe, secondo Giovanni Sacco- |
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intervenire è quello dell'ex oratorio. "La parrocchia è una realtà positiva ed è pronta a fare l'oratorio nuovo. Adesso si sta recuperando la chiesa vecchia che è un barocco molto bello. L'amministrazione deve però intervenire sull'oratorio vecchio, che potrebbe diventare un'oasi di servizio. E' interesse di tutti intervenire a breve termine", afferma il presidente della Famiglia sinaghina. "Qualcosa si sta muovendo, i privati hanno fatto qualcosa dove c'erano terreni liberi o dove non esistevano eccessive difficoltà di intervento, ma il centro storico rimane comunque il nostro tallone d'achille. Poi c'è anche la trascuratezza quotidiana di strade e marciapiedi. Ci vorrebbe - conclude - un'azione di recupero prima di tutto culturale, che non si basi soltanto su interessi di tipo economico, ma non è facile trovare chi è disposto a farlo".
Brigida Rangone
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