Grande fermento il pomeriggio dell'11 aprile al liceo scientifico bustese "Arturo Tosi" per l'operazione "Scuola pulita". Armati di secchi, vernice, pennelli, tute da lavoro, guanti e pale oltre 200 studenti delle classi quarte e quinte si sono dati da fare tra le 14,30 e le 18 per rimettere a nuovo le loro aule e installare alcune panchine nel cortile, trasformandosi in operai e imbianchini. I ragazzi non si sono certo risparmiati e, a parte un minimo di comprensibile disorganizzazione nella distribuzione del materiale, "hanno partecipato con grande entusiasmo", sottolinea il preside Gianni Pagan che, insieme al custode e ad alcuni membri del personale, ha vigilato sullo svolgimento dell'intera operazione dando consigli pratici ai ragazzi e coordinando i lavori. Per un pomeriggio la scuola si è quindi trasformata in un allegro cantiere con una via vai di giovani sui tre piani dell'istituto, intenti a tinteggiare le pareti, i caloriferi e i banchi. "Ci è piaciuta l'idea di poter fare qualcosa per la nostra scuola. Siamo abituati a non fare niente e in questo modo invece ci siamo impegnati in qualcosa che ci sembrava difficile", afferma Gaia Zara. "Noi siamo in quinta - le fa eco la sua compagna Camilla Pertoni - e in questo modo possiamo lasciare un segno del nostro passaggio qui. Poi è anche divertente". A un certo punto si è scatenata la "caccia alla vernice" che sembrava non essere sufficiente: "Forse hanno sbagliato a fare i calcoli nell'acquistarla, comunque poi il custode è andato a prendere altro materiale", esordisce Marco Gallazzi, studente di quarta. |
"E' una bella iniziativa, soprattutto perchè fatta tutti assieme - afferma - ed è anche un modo per rimettere a posto gli ambienti in cui passiamo molto del nostro tempo", conclude. Se ne sono visti davvero di tutti i colori: ragazzi con abbigliamento da lavoro, altri con jeans completamente pieni di pittura, altri ancora con in testa cappellini di carta da muratore o coperti dal cellophane per non sporcarsi. Tutti insieme, organizzati in squadre miste da otto persone per sistemare quelli che erano dei "muri non molto belli - spiega Serena Bertei - pieni di scritte e di scarpate". Un gruppetto di giovani si è invece dato da fare nel giardino: "Abbiamo scavato sei buche per le panchine - racconta Nicolò Frosso - che poi circonderemo e ricopriremo con il granito per evitare le infiltrazioni dovute alla pioggia". E' stato un pomeriggio di lavoro ma anche di divertimento, "un'esperienza nuova", come sottolineano Francesca e Giorgia di una classe quarta, che si sono messe all'opera seguendo il foglio di istruzioni appositamente predisposto per l'occasione. "Un'idea brillante" rimarca Enrico Gallazzi, uno dei rappresentanti degli studenti che nella propria lista elettorale aveva proprio indicato questa attività come parte del programma. "La cosa bella - afferma - è che c'è stata subito approvazione da parte sia del preside che degli studenti, che hanno aderito con una risposta che è andata ben oltre ogni aspettativa", conclude. Brigida Rangone |