Mostra fotografica sulla famiglia
BUSTO ARSIZIO In un momento in cui sembra essere sempre più in crisi e in difficoltà la famiglia, cellula primaria della società, ha ancora una forte valenza e vitalità e lo vuole dimostrare attraverso una forma artistica, la fotografia. Nata dall’omonimo concorso fotografico, indetto nel 2004 dall’Associazione culturale Arte Nord in collaborazione con il quotidiano La Padania, la mostra intitolata “La famiglia come valore sociale” è allestita al Museo del tessile di via Volta dall’8 al 23 ottobre e comprende una sessantina di immagini di fotografi professionisti e amatoriali, selezionate tra quelle iscritte al concorso, cui hanno partecipato circa 300 autori. Si tratta di una mostra itinerante che effettuerà varie tappe in Lombardia, dopo quella di Lissone nel febbraio e marzo scorso e quella di Busto ora. E’ articolata in tre diverse sezioni: Colore, Bianco nero e Come eravamo, quest’ultima, fuori concorso, rappresenta il nucleo familiare così com’era in passato. «E’ una sezione particolarmente interessante perché una volta la famiglia aveva un valore assoluto, di forte impatto sociale», spiega Andrea Rognoni, presidente di Arte Nord e direttore del Centro culture lombarde. «Sarà possibile vedere foto di vari tipi, con un buon livello artistico, specialmente quelle premiate, e con un valore documentale. E’ rappresentata in particolare la famiglia lombarda e padana – prosegue |
Rognoni –
ma anche quella di altri contesti etnici. Ci sono foto che documentano l’evoluzione della società e il mutamento dei costumi, per esempio il ruolo dell’uomo all’interno di un nucleo familiare di tipo patriarcale prima, fino ad arrivare oggi a una nuova figura di padre, il “mammo”, che si prende cura direttamente dei figli. Fanno parte della mostra anche alcune immagini di presepi in contesti familiari, a rappresentare i valori cristiani legati alla famiglia come radice e appartenenza».
«L’amministrazione comunale segue da tempo una linea di valorizzazione della famiglia di tipo tradizionale – interviene il sindaco Luigi Rosa – attraverso una serie di iniziative quali ad esempio la commissione famiglia, la difesa dell’embrione e delle madri in difficoltà. E’ una linea sulla quale si sta muovendo l’intera città, ad esempio attraverso l’apertura della casa di accoglienza per donne Villa Lucia. Si è quindi ritenuto opportuno concedere il patrocinio – già concesso dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Varese -, l’utilizzo gratuito delle sale e un contributo di 800 euro per il materiale pubblicitario, tra cui è prevista la stampa di un catalogo personalizzato per la città di Busto Arsizio». La mostra è visitabile dal martedì al sabato dalle 15 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Brigida Rangone
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