L'oratorio di Sacconago


La storia del nostro oratorio è ormai ultra secolare, essendo "nata" nel 1905, come saggiamente ci ricorda il parroco del 2005, Don Luigi.
L'idea, in un certo senso imposta dal vescovo, partì da Don Antonio Marelli, il quale così scrive nel cronicon:

Il 15 marzo 1905 diretti dal capomastro Fagnani, i volontari iniziano gli scavi. Il vecchio oratorio, come molti sanno, è l'attuale sede del Centro Terza Età (CTE) in viale dei Caduti. Proprio quello è il fabbricato originario, il primo a sorgere dal suolo, già nel maggio del 1905. Sarà il vescovo di Bobbio, Mons. Castelli, a benedirlo il 15 agosto.
Subito però cominciano i guai, fra cui una citazione in Pretura, in quanto si sosteneva, da parte di qualche malizioso, che non fossero state rispettate la distanze dal cimitero (allora si trovava ancora nell'area ove oggi sorge la chiesa nuova, e dunque molto vicino). Leggiamo:

Inutile dire che il Pretore assolverà il Parroco, fra le acclamazioni della gente !
Col passare degli anni, però, la struttura comincia a rivelarsi insufficiente. Poichè non vi sono spazi utili per apliare l'oratorio, occorre cercare una altra soluzione. Viene individuata la casa dell'Ing. Italo Azzimonti, in pieno centro storico, che disponeva di un vasto parco.


L'acquisto porta data aprile 1959, e appena un anno dopo, il primo maggio 1960, sarà il card. Montini, il futuro Paolo VI a benedire la nuova struttura, che prenderà il singolare nome di "casa della gioventù".

Fu stampato un apposito bollettino di cui piace ricordare questa pagina, riassuntiva delle caratteristiche del nuovo oratorio:

Moltissime le iniziative di cui l'oratorio sarà protagonista nel corso dei decenni. Tuttavia, a partire dagli anni '80 del XX secolo, anche tale struttura iniziò a risultare ormai non più consona alle esigenze. Per oltre 15 anni si è parlato con insistenza del nuovo oratorio, e finalmente, con l'impegno instancabile del solito ineguagliabile del parroco del tempo, don Luigi Caimi, anche questa impresa è giunta a soluzione.
Il nuovo oratorio è sorto molto decentrato rispetto al paese, in fondo alla via Ortigara/Longù. Si tratta di un progetto avveniristico e le strutture sono state realizzate con insolita ampiezza e lungimiranza: non si può dire che gli spazi manchino !
V'è da credere che stavolta l'oratorio difficilmente sarà costretto a traslochi forzosi. Il progetto è davvero interessante:


Benchè ormai terminato, ci piace, per ora, ricordarne il disegno di come è stato progettato:



Il vecchio oratorio, acquistato dal Comune di Busto Arsizio, giace in stato penoso di totale abbandono e non è molto lontano il giorno in cui ne certificherem la rovina.
L'unico utilizzo parziale è rappresentato dallo spiazzo adibito a parcheggio sul lato sud della struttura.

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