
Mariella Lotti 1919-2004
Maria Camilla Anna Pianotti, questo il nome anagrafico, nasce il 17 novembre 1919 a Busto, in via Lualdi 2, nella casa del sig. Tosi (Ciö).
Provenienti da Greco Milanese i suoi genitori Luigia Ornaghi e Sperandio Pianotti, di modeste origini, si sono trasferiti l’anno prima nella nostra città per cercare lavoro.
Come mi ha raccontato Linetta Lualdi Pesenti, la sua amica d’infanzia che ho conosciuto e intervistato nel maggio 2018, “Mariella aveva tre sorelle maggiori di lei, Diade, Lina e Ines, e non amava molto lo
studio.”
La giovane, però, ha fatto parte della squadra femminile della Soc. Ginnastica Pro patria Bustese.
Giovanissima raggiunge a Roma la sorella Lina che a Busto è nota come la prima diva bustocca del cinema per aver preso parte a
Gli uomini che mascalzoni insieme al giovane Vittorio De Sica.
La bellezza di Mariella è subito notata nell’ambiente del cinema, frequentato dalla sorella Carola, che le propone di prestare il suo volto a personaggi molto diversi in film di azione, in costume, storici e popolari che la impegnano in interpretazioni di intenso spessore drammatico e passionale come in
Fari nella nebbia, Nessuno torna indietro e La freccia nel fianco.

Mariella Lotti in una posa molto sensuale
Ottiene da subito grande successo e notorietà. Con intelligenza e con le giuste frequentazioni, in poco più di un decennio prende parte a quarantasei film, diretta dai più grandi: Mario Bonnard, Alessandro Blasetti, Camillo Mastrocinque, Luigi Zampa, Raffaello Matarazzo.
Recita al fianco di Amedeo Nazzari, Massimo Girotti e Gino Cervi. Affronta i classici per grandi quale
I fratelli Karamazzoff di Gentilomo e per i piccoli come
Le avventure di Pinocchio, in cui è la fatina, diretta da Guardone.
La Lotti fa parte di quel gruppo di star più o meno compromesse con il regime fascista quali Luisa Ferida che, dopo essere stata bollata di collaborazionismo, paga poi con la vita questa sua presunta colpa, o Doris Duranti che, colpevole di essere stata l’amante del Ministro della cultura popolare Alessandro Pavolini, solo per una serie fortuita di circostanze, evita la stessa fine.
Pur essendo ritenuta per un certo tempo l’amica di Galeazzo Ciano (1), la Lotti non viene sfiorata dalle ritorsioni del periodo postbellico.
La sua attività cinematografica, però, si dirada e decide di dedicarsi al teatro.
Nel 1946 entra a far parte della
Compagnia Italiana di Prosa di Paolo Stoppa, Rina Morelli e Giorgio de Lullo: in
Delitto e Castigo, è diretta da Luchino Visconti di cui rimane molto amica.
Riprende poi anche con il cinema, ma le vengono proposti solo ruoli secondari e film per lei poco interessanti.

Mariella Lotti
da una scena di "la freccia nel fianco"
Nel corso della sua carriera ha conosciuto tre “principi” che l’hanno molto amata.
Il primo è Michele di Romania ed il secondo Raimondo Lanza Principe di Trabìa.
Sposa però il terzo, il facoltoso ing. romano Alfredo Zanardo (Dino) che non ha sangue blu, ma è il vero principe azzurro che le consente di condurre una vita agiata. Con la nascita del figlio Giovanni, decide di abbandonare il grande schermo e di dedicarsi alla famiglia, senza rinunciare agli eventi mondani che ruotano attorno al mondo del cinema.

Mariella Lotti
Anni’60 nella sua villa ai Parioli
Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1967, decide di trasferirsi a vivere a Parigi dove si spegne il 18 dicembre 2004, all’età di 85 anni.
Mariella non è stata solo la famosa attrice, ma anche la grande benefattrice che ha agito sempre nell’ombra usando il suo nome di battesimo sconosciuto a tutti.
Nel gennaio 1968, con l’offerta di £. 500.000, Maria Camilla Pianotti compare in testa alla lista degli offerenti in favore dei terremotati del Belice. Nel 1997 ha sponsorizzato in toto il mosaico realizzato sopra l’altar maggiore nella chiesa di S. Maria del Rosario a Milano, dove il Parroco don Ettore Beretta l’ha voluta immortalare in un angolo defilato dell’altare.
Il centenario della nascita di Mariella Lotti è stato celebrato il 17 novembre 2019 all’ICMA con la proiezione di due tra i suoi film più significativi e con l’intervento, in videomessaggio, di Giovanni Zanardo, figlio dell’attrice, e dei nipoti Camilla e Alfredo che molto carinamente hanno ricordato la nonna nella sua città natale.

Gli eredi di Mariella Lotti
In occasione del centenario dalla nascita
1) Paolo Ferrario, Mariella Lotti La Divina del Cinema Italiano, Macchione (2019) pag. 79,81.
Paolo Umberto Ferrario