Inchiesta su Piazza San Michele
Piazza San Michele è stata rimessa a nuovo: dopo i lavori per il passaggio pedonale e la fontana ora anche quelli per la ristrutturazione della chiesa sono terminati. La zona ha quindi cambiato volto facendo risaltare tutta la sua bellezza. Tuttavia non sono cessati episodi di maleducazione e teppismo che spesso fanno della piazza un luogo poco sicuro, specialmente nelle ore notturne. E’ di questi giorni per esempio la notizia di una rissa tra tunisini avvenuta proprio nella piazza e dell’identificazione da parte dei carabinieri di due giovani bustesi che stavano facendo uso di droghe leggere. Qual è dunque la percezione della piazza da parte di chi la frequenta abitualmente? «Senz’altro c’è un po’ di timore quando si vede certa gente – ammette Mariuccia Martelli – non so se c’è abbastanza controllo. Io non abito qui ma ci vengo spesso. Soprattutto la mattina è un disastro perché è pieno di bottiglie rotte sui gradini e sul sagrato della chiesa, eppure i cestini dove potrebbero buttarle ci sono». Anche Cesare Gianella fa riferimento ad alcuni atti di inciviltà: «La gente va a bere qui al bar e poi lascia le bottiglie in giro, soprattutto vicino alla chiesa. Adesso sono state appena tolte le impalcature sulla parte laterale della parrocchia e temiamo che qualcuno la prenda come una grossa “lavagna” bianca e ci faccia sopra scritte e disegni, purtroppo ci aspettiamo che succeda». Mario Lualdi facendo riferimento al passato ricorda che «questa è sempre stata una zona di gelesi, che sono stati agevolati e accolti a braccia aperte dal parroco che c’era prima. Anche il bar che prima era il fiore all’occhiello della piazza ormai è terreno loro. Comunque sono innocui, non ci si può lamentare. Questo è un rione di povera gente, è abbastanza tranquillo anche di sera. E’ più malfrequentata la zona intorno a piazza Santa Maria, dove ci sono anche giri di droga. |
I lavori per la sistemazione della piazza all’inizio hanno creato un po’ di problemi e disagi, ma ora va bene».
Più ottimista Paolo Marri, che richiama però l’attenzione sullo stato di degrado di molti edifici ridotti ormai in rovina presenti nel quartiere: «San Michele è una chiesa stupenda e altrettanto bella è la piazza. Nelle condizioni in cui era messa prima però era considerata una zona periferica, mentre ora è più centrale, pur essendo un quartiere molto ampio. C’è però da anni il problema dei ruderi che fanno da contorno alla piazza, sarebbe ora che l’amministrazione comunale prevedesse dei piani di recupero che sono assolutamente necessari. Anche perché ne risente non solo la parrocchia ma tutto il rione: essendoci tutte queste zone disabitate anche i servizi vanno un po’ a decadere. Poi - aggiunge Marri - c’è la questione della maleducazione da parte di alcuni che abbandonano le bottiglie sul sagrato della chiesa e c’è da dire che non sono tutti extracomunitari».
«Ogni tanto da casa mia sento un po’ di casotto quando succede qualcosa», racconta Alice Mister. «La piazza ora è bella ma poco vissuta, non so quanto abbiano speso per rimetterla a posto. Sicuramente è più comodo per i matrimoni perché così gli sposi e gli invitati non escono più sulla strada ma hanno tanto spazio, però ora non ci sono più posti auto e nemmeno la fermata del pullman che prima era proprio accanto alla chiesa». Per quanto riguarda la questione sicurezza «credo che non sia più pericolosa di altri posti – prosegue Alice Mister - anche perché è uno spazio aperto e illuminato, non un vicolo, e poi c’è sempre il block-buster aperto. Fa più paura passare nelle vie attorno al parco del Museo del Tessile, semplicemente perché sono più buie».
Brigida Rangone |