Milionari per una notte
Purtroppo questa malaugurate festa (vedi puntata 30) stava per finire poiché si vociferava di un eventuale sbarco americano proprio in Sicilia. Fu tanto vero che ricevemmo l’ordine di partire con destinazione Bari. Di fronte al nostro porto c’erano diverse piccole montagnole di sale, e conoscendo la grande scarsità di questo prodotto, specialmente al Nord, dove un chilo di sale costava un patrimonio, io e i miei compagni ci siamo presi la briga di smontare una mezza montagnetta di sale (naturalmente di notte) e col beneplacito di tutti abbiamo fatto un grosso carico, auspicando un raro milione di quei tempi, perché noi eravamo pagati con quaranta centesimi al giorno. |
Ma tutto questo lavoro e buoni propositi è stato vano, perché dopo poche ore di navigazione venimmo affondati da un semplice mitragliamento aereo sulle paratie esterne dello scafo di legno. Ma la nostra fortuna ci era ancora propizia perché in quel momento (contro gli aerei inglesi) era intervenuta una squadriglia di pericolosi caccia tedeschi e gli inglesi han dovuto allontanarsi rapidamente. Dopo poco tempo arrivò un idrovolante nostro che ci portò all’aeroporto di Messina, ma il nostro prezioso carico di sale era tornato alle sue origini. Gino Candiani
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