Il fantasma di una cameriera

Mio nonno Michele, detto Pà Lalén, quando io avrò avuto sette otto anni mi raccontava che dei suoi conoscenti (tre amici di osteria) una sera si erano ubriacati, proprio in quella osteria che loro frequentavano sempre. Però il caso di questo racconto vuole che, poco tempo prima, la figlia di questi osti, giovanissima (forse 20 anni) era morta di recente ed era seppellita nel vecchio cimitero, dove oggi esiste la nostra chiesa nuova, e dove era tumulata anche mia nonna, la moglie del "Pa Lalén".

Ritornando ai tre ubriachi (di cui uno ho conosciuto perché abitava vicino ai genitori di mia mamma), questi tre si sono presentati di fronte al cancello del cimitero, invocando il nome della defunta, dicendo "Rosina, portami una Pintina" (Misura del vino). La Rosina si presentò dietro al cancello dicendo "lo volete bianco o rosso". Aveva in mano un cabaret con i bicchieri e le bottiglie. I tre buffoni sono scappati spaventatissimi, due sono morti poco tempo dopo e uno si è salvato e ha fatto in tempo a invecchiare.

Gino Candiani


Episodio precedente - Episodio successivo

Indice delle memorie di Gino